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Terremoto, inaugurata la Cartiera di Pioraco
Il tetto del capannone principale crollò per la scossa del 26 ottobre. Cerimonia di inaugurazione dello stabilimento pronto a ripartire
Macerata, 14 settembre 2017
Nella foto la cerimonia di inaugurazione del nuovo sito, con la partecipazione del presidente del gruppo, Alessandro Fedrigoni (di spalle), l’assessore regionale Marche alla protezione civile Angelo Sciapichetti, il Vescovo di Camerino mons. Giovanni Brugnaro e il sindaco di Pioraco, Luisella Tamagnini (Foto Calavita)
Lo stabilimento della Cartiera di Pioraco (Macerata), appartenente al Gruppo Fedrigoni è pronto a riprendere l’attività produttiva entro fine anno, dopo il crollo del capannone principale avvenuto il 26 ottobre 2016 a causa del terremoto. Il tetto della struttura industriale, ex fabbrica delle Cartiere Miliani di Fabriano, è stato infatti interamente ricostruito e messo in sicurezza, con risorse dell’azienda.
Oggi la cerimonia di inaugurazione del nuovo sito, con la partecipazione del presidente del gruppo, Alessandro Fedrigoni, l’assessore regionale Marche alla protezione civile Angelo Sciapichetti e il sindaco di Pioraco, Luisella Tamagnini.
L’intero tetto del capannone centrale della cartiera, che produce carta di pregio, cedette a causa delle scosse il 26 ottobre scorso, nel momento in cui nella struttura lavoravano 40 persone. Il crollo avvenne durante il passaggio del turno, e quindi nessun operaio o dipendente rimase vittima del terremoto.
Nella foto Paolo Stella, il direttore generale dell’impresa di costruzioni che ha eseguito i lavori (Foto Calavita)
Da allora le attività produttive del sito maceratese si sono fortemente ridotte, e molti dei 160 addetti furono temporaneamente trasferiti in altre fabbriche del gruppo, situate nelle province di Macerata e Ancona.
Avviati i lavori di sistemazione della struttura che era il fulcro principale dell’attività economica e occupazionale non solo di Pioraco ma anche di altri paesi vicini dell’entroterra maceratese e fabrianese, nei giorni scorsi sono stati portati a termine ridando speranza e fiducia alla comunità e alle istituzioni locali. Secondo fonti aziendali, ora la proprietà dovrebbe trasferire nel complesso restaurato i macchinari necessari a riavviare la produzione.
Il capannone centrale della cartiera di Pioraco (Foto Calavita)