Pioraco in festa per la riapertura della cartiera, Fedrigoni: “Grande investimento, ma ne è valsa la pena”
14/09/2017Nella foto Alessandro (Fedrigoni, patron del Gruppo Fedrigoni) e Paolo Stella (amministratore della società di costruzioni che ha eseguito i lavori) (Foto Vivere Camerino)
Giorno importante nella storia di Pioraco e della sua mitica cartiera, che da 15 anni è stata rilevata dal Gruppo Fedrigoni di Verona. Giovedì, in occasione della festa dei cartai, è stata infatti inaugurata a distanza di 9 mesi dall’inizio dei lavori la nuova struttura, dopo i danni dal sisma dello scorso anno. Oltre ai padiglioni centrali, infatti, la ristrutturazione ha riguardato anche l’ammodernamento ed il consolidamento del resto del plesso, che si è dotato di nuovi e avanzati macchinari, che permetteranno all’azienda di competere ancora di più sul mercato con i propri prodotti. Punto di forza di questa rinascita, segno di fiducia sul territorio da parte della proprietà, la qualità e le capacità dei piorachesi e delle proprie maestranze in generale, che hanno spinto il gruppo a fare grossi investimenti pur di mantenere la produzione in loco e di garantire il lavoro ai propri dipendenti. Durante questo periodo di stop della struttura di Pioraco, i dipendenti sono stati dislocati negli altri stabilimenti del gruppo, da Fabriano a Verona ed in altre aziende del nord d’Italia come in Trentino, dove hanno potuto confrontare le proprie esperienze per poi tornare più competitivi e bravi di prima. Un segnale di ripartenza importante per tutto il territorio e la comunità l’inaugurazione della nuova struttura, che tornerà a lavorare a pieno regime dal prossimo mese di gennaio. All’interno della nuova area rinnovata, pannelli e video hanno ricordato le tappe della ricostruzione, a partire dai danni provocati dal sisma a tutte le fasi dei lavori. “Ricostruiamo qui. E’ stata questa la più importante decisione – ha ricordato il patron Alessandro Fedrigoni – ed è stata una scelta difficile, ma presa in mezz’ora, dopo i danni subiti dal sisma. Questo perché i piorachesi sono un gioiello di maestranze, sono bravissimi e sono gente onesta. L’investimento è stato grandissimo, ma ne è valsa la pena. I tempi sono stati più che rispettati. Per lo smaltimento delle macerie non è stato facile e ringrazio per questo tutte le autorità che ci sono state vicine”. “Si è ricostruito il cuore delle nostre terre – ha aggiunto l’imprenditore Paolo Stella, impegnato nel progetto – Si è passati dall’apocalisse dei giorni del sisma alla realizzazione di un modello di cartiera. Abbiamo trasformato le macerie in un gioiello, che è l’orgoglio dei cartai piorachesi e di tutta la gente del territorio. Una testimonianza di lotta esempio per tutto il mondo, così come la carta che produce che è una delle migliori in assoluto. Questo è l’impianto più importante del centro Italia ed è frutto del lavoro finanziato da privati che ha puntato sui mastri cartai di Pioraco”. “Dopo quei terribili giorni del sisma e i danni subiti dalla cartiera – ha aggiunto il sindaco di Pioraco Luisella Tamagnini – ci si guardava tutti con tanta angoscia e man mano emergeva quel coraggio, quella forza e soprattutto quella certezza che avremmo avuto un sostegno. Ho sentito parlare di miracolo e posso concordare ciò nel momento in cui non abbiamo avuto morti, perché scampare alla morte è un miracolo. Per tutto il resto però non mi sentirei di parlare di miracolo in quanto la ricostruzione della cartiera è stata invece la dimostrazione che l’uomo se vuole, può. Rimettere in piedi la cartiera, è inoltre la dimostrazione che quando c’è il coraggio, la determinazione e le idee chiare, le cose vanno avanti e accadono. Voglio pertanto formulare i migliori auguri per tutto il resto del territorio, che ancora si trova in situazione di difficoltà e mi auguro che presto tutti possano avere questa collaborazione che abbiamo trovato tra di noi. La cartiera è una pietra miliare per il nostro futuro e quello del Paese”. Diverse le autorità, civili e militari, che hanno preso parte all’inaugurazione, accompagnata dalla banda cittadina, con il vescovo di Camerino e San Severino mons. Francesco Giovanni Brugnaro che ha benedetto i locali, alla presenza dell’assessore regionale Angelo Sciapichetti. La giornata di festa dei cartai si è chiusa in serata con lo spettacolo di Max Giusti.