In questo articolo dedicato agli amministratori di condominio parleremo dei 2 aspetti più rilevanti ai fini della fruizione dei Bonus Fiscali 2018 concessi per gli interventi sul condominio. Si tratta degli adempimenti formali necessari per poter concretamente accedere ai Bonus Fiscali sulle ristrutturazioni e per poter usufruire della cessione dei Bonus Fiscali sulle ristrutturazioni.
Andiamo con ordine.
Per poter accedere ai Bonus Fiscali 2018, l’amministratore di condominio deve comunicare entro il 28 fabbraio di ogni anno i dati relativi alle spese sostenute per gli interventi sulle parti comuni. La comunicazione ha lo scopo di permettere all’Agenzia delle Entrate di predisporre le dichiarazioni precompilate dei condòmini, inglobando le detrazioni fiscali relative alle spese di ristrutturazione, di efficientamento energetico e di efficientamento sismico.
L’invio dei dati all’Agenzia delle Entrate deve essere fatto in modalità telematica utilizzando i servizi online Entratel e Fisconline. L’amministratore di condominio si può anche rivolgere ad un intermediario abilitato. La comunicazione deve essere effettuata anche con riferimento al beneficio concesso dal bonus mobili e grandi elettrodomestici.
La novità principale del 2018 è che, nell’indicare i dati catastali della singola unità abitativa, vanno accorpate anche le pertinenze che hanno una rendita catastale autonomamente determinate. In particolare, l’importo delle pertinenze della singola unità abitaiva può essere indicato in forma aggregata, ma va esplicitato il numero delle stesse. Altra novità nel contenuto della comunicazione è rappresentata dall’obbligo di indicare i dati della domanda di accatastamento.
Per quanto riguarda le modalità di pagamento dei costi relativi all’intervento, occorre che venga effettuato un bonifico bancario. Inoltre è necessario indicare il codice fiscale del condominio. Ciò va fatto anche nei casi in cui non sia presente un amministratore. Ad ogni modo, in questo caso, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che possono fruire dei bonus anche i condomini che non hanno obbligo di nomina dell’amministratore, nel caso in cui questi non siano provvisti di codice fiscale.
Il Gruppo Stella Costruzioni Generali assiste il condominio e l’amministratore durante tutto l’iter procedurale dell’intervento di ristrutturazione. Se vuoi saperne di più, scoprire il nostro Servizi Bonus Fiscali e scaricare le nostre guide gratutite, visita la sezione Ristrutturazioni con Bonus Fiscali.
E ricorda, la casa è il nostro più grande tesoro, prendiamocene cura!
Per quanto concerne invece la cessione dei Bonus Fiscali sulle ristrutturazioni, con la Legge di Bilancio 2018 finalmente tutti i contribuenti hanno la possibilità di cedere il credito fiscale che sorge in occasione dei lavori di ristrutturazione. Anche i non incapienti, anche per lavori su singole unità immobiliari e anche per lavori di abbassamento del rischio sismico, cioè interventi che rientrano nel perimetro del Sismabonus. Quindi il legislatore dà a tutti contribuenti l’opportunità di “incassare” immediatamente il bonus, cedendolo all’azienda che ha effettuato i lavori, dalla quale ottiene uno sconto di pari importo sull’ammontare dei lavori.
Ma veniamo alla procedure che deve essere seguita per poter effettivamente usufruire della cessione.
In primo luogo ci deve essere l’accordo con l’azienda che decide di accolarsi la detrazione. Il secondo passaggio è la delibera assembleare, che determina l’ammontare dei lavori e il relativo credito di imposta, nonché, appunto, esprime la volontà dei condomini di cedere il credito stesso. La cessione del credito può essere definita anche successivamente, tramite comunicazione da parte del condomino che decide di usufruirne.
Operando questi semplici passaggi i condomini avranno diritto a sostenere il costo dei lavori al netto del credito ceduto. Sarà l’impresa esecutrice a sopportare l’onere relativo al ritardato incasso del corrispettivo della prestazione di ristrutturazione, che prenderà effettivamente corpo solo una volta che si sarà completamente utilizzata la detrazione fiscale, spalmata su 5 o 10 anni.
