La Legge di Bilancio 2018 ha finalmente esteso a tutti i contribuenti la possibilità di cedere il credito fiscale che sorge in occasione dei lavori di ristrutturazione.
Ma cosa significa? In pratica il legislatore dà ai contribuenti l’opportunità di “incassare” immediatamente il bonus, cedendolo all’azienda che ha effettuato i lavori, dalla quale ottiene uno sconto di pari importo sull’ammontare dei lavori. Il vantaggio per il contribuente è che, invece di beneficiare dello sgravio contributivo in 5 anni, cedendolo all’azienda riesce ad beneficiarne immediatamente.
Fino allo scorso anno lo Stato permetteva solo la cessione dell’Ecobonus semplice (quello al 65%) e solo ai contribuenti incapienti, cioè quelli che non avrebbero potuto beneficiare interamente dello sgravio contributivo a causa del basso reddito. Infatti, con un reddito che, ad esempio, non supera i 10 mila Euro, è impossibile portare in detrazione, su 5 anni, un ammontare superiore a 50 mila euro. La cessione del bonus fiscale risolve questo problema, quantomeno dal punto di vista del contribuente. Per l’azienda la situazione non è altrettano rosea, in quanto, di fatto, dovrà pazientare per 5 anni per poter incassare definitivamente il compenso.
Ad ogni modo, con la Legge di Bilancio 2018 la platea dei beneficiari è stata estesa a tutti i contribuenti, anche quelle non incapienti. Inoltre, nel perimetro della cessione rientrano ora anche l’Ecobonus potenziato (quello che arriva fino al 70/75%). Una precisazione importante che spesso sfugge anche agli addetti ai lavori: i contribuenti non incapienti non possono cedere l’Ecobons semplice (quella al 65%), ma solo quello potenziato (al 70/75%).
La cessione del bonus vale anche per il Sismabonus, ma solo nel caso di operazioni su condomini. Per cui i contrbuenti proprietari delle cosiddette “case singole” non potranno godere della possibilità di cedere il bonus.
Purtroppo resta fuori dal perimetro della cessione anche la detrazione del 50% delle spese per interventi di ristrutturazione semplice, ovvero che non comportano migloramenti nella classe di rischio sismico o nel livello di efficenza energetica dell’immobile.
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E ricorda, la casa è il nostro più grande tesoro, prendiamocene cura!