Cartiera Fedrigoni, la nuova storia. Dalle macerie alla fabbrica gioiello.
Il presidente: “Abbiamo pensato alle persone, nessuno è stato abbandonato”.
15 settembre 2017
PIORACO Inaugurato ieri mattina il nuovo stabilimento delle Cartiere Fedrigoni, ricostruito dopo il terremoto. Oltre duemila metri quadrati di futuro e Speranza per i 147 dipendenti, che riprenderanno l’attività produttiva a metà dicembre. Sono intervenuti Alessandro Fedrigoni, presidente del gruppo, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, il sindaco Luisella Tamagnini, l’arcivescovo di Camerino monsignor Francesco Brugnaro e i cartai, nel giorno della loro festa.
La rinascita
«Il primo contatto col terremoto lo abbiamo avuto dopo il sisma de] 1997, Ci siamo dovuti rimboccare le maniche, ricostruendo qui e a Fabriano anche le case intorno ha detto Fedrigoni -con tutto quello che abbiamo messo qui dentro ormai è un bunker». Il primo impegno del gruppo è stato ricostruire ciò che è crollato, ricorda il presidente: «E stato un miracolo che nessuno si ma fatto male, ricostruire qui, a Pioraco, non è stata una scelta facile, l’aspetto logistico non è semplice. Abbiamo pensato alle persone, al loro valore, alla capacità e all’onestà di questa popolazione; tra le nostre maestranze i piorachesi sono un gioiello». Nessuno dei dipendenti dello stabilimento in questi mesi è rimasto senza lavorare. «Abbiamo scelto di non mandare a casa le persone, ha aggiunto l’imprenditore. Era facile con la cassa integrazione, ma invece abbiamo scelto di cogliere, dalla disgrazia, l’opportunità di trasferire l’esperienza delle persone di qui, negli altri stabilimenti». Nessuna delle produzioni di eccellenza che escono da Pioraco si è fermata, è stata riorganizzata la logistica e la produzione negli altri siti produttivi del gruppo. «Per noi è stato un notevole impegno finanziario ha puntualizzato Fedrigoni la prima scommessa vinta è stata rimuovere le 400 tonnellate di macerie. Grazie al lavoro delle autorità, delle maestranze e delle aziende che hanno realizzato il progetto questa fabbrica è risorta. Metteremo le due macchine con le ultime tecnologie, per essere ancora più competitivi sul mercato».
La ricostruzione.
Ha aggiunto Paolo Stella, amministratore dell’impresa edile che con la Tonelli S.P.A. di Chiari ha costruito in soli sei mesi lo stabilimento in legno e cemento armato: «Abbiamo trasformato un groviglio di macerie in uno stabilimento gioiello, l’opera di ricostruzione privata più importante del centro Italia, un lavoro di alcuni milioni di euro, finanziato dal privato, metafora di come trasformare in opportunità il terremoto». La ricostruzione della cartiera «è la pietra miliare del futuro di Pioraco», ha detto il sindaco Luisella Tamagnini, mentre l’assessore regionale Sciapichetti ha aggiunto che «L’esempio dato da Fedrigoni deve fare scuola nella ricostruzione dei territori colpiti».
Di Monia Orazi