La cartiera risorge dopo i crolli. “Lavori senza un euro dallo Stato”
Festa nello stabilimento Fedrigoni a Pioraco: intervento da 30 milioni.
15 settembre 2017
RISORGE nel giorno della Festa dei cartai la cartiera di Pioraco. E stata inaugurata ieri mattina la porzione dello stabilimento completamente ristrutturata a seguito delle scosse del 26 ottobre che avevano fatto crollare il tetto della sala macchine creando milioni di euro di danni. E così ieri, come ogni 14 settembre che si rispetti, i piorachesi hanno festeggiato la loro più antica tradizione e il sapere che da secoli si tramanda tra queste montagne. Ma anche e soprattutto il futuro, alla presenza del presidente del gruppo veronese, Alessandro Fedrigoni, da 15 anni proprietario della Miliani di Fabriano e quindi dello stesso stabilimento di Pioraco. Qui infatti lavorano 147 dipendenti, l’85% dei quali è piorachese.
UN LAVORO costato intorno ai 30 milioni di euro, che non solo fa ritornare a pulsare il cuore economico di questo spicchio di terra, ma ridà al territorio e alla popolazione la dignità e l’orgoglio di essere custodi di un grande sapere. «Devo ringraziare tutti – ha affermato Alessandro Fedrigoni -le autorità, le imprese che hanno lavorato e tutto il nostro personale, gente di grande spessore e di sacrifici. Ci tengo a sottolineare che nonostante l’enormità dei danni nessuno dei nostri lavoratori ha fatto un
giorno di cassa integrazione, recandosi diversi di loro a lavorare nei nostri altri stabilimenti in Italia. È stato un lavoro enorme, pieno di tecnologie e all’avanguardia, finanziato completamente dal gruppo. Non un euro dalle casse dello Stato è stato impiegato per questa ricostruzione. Possiamo dire quindi di aver liberato delle risorse che potranno essere investite in altro modo per la ripresa di questi territori». Il privato che si fa Stato, in quello che è stato definito come l’intervento di ripristino più imponente del cratere, portato avanti dall’impresa Stella Edo assieme al gruppo Cremonesi di Brescia. «Pioraco oggi rappresenta il vero laboratorio della gestione post-sisma ha detto Paolo Stella, titolare dell’impresa di Fiuminata con un privato che consente a una piccola comunità di non disperdersi e di non disperdere il sapere secolare dei mastri cartai di Pioraco che oggi ricordiamo e festeggiamo con orgoglio e senso di appartenenza. La ricostruzione dovrebbe ripartire da questo esempio. La scena che ci si presentava davanti il 26 ottobre era apocalittica, ma con un lavoro incredibile ed in tempi record, utilizzando tecniche di notevole complessità, materiali innovativi, affrontando problemi logistici, abbiamo ricostruito questo stabilimento che dopo 9 mesi è pronto per ripartire a produrre una delle migliori carte del mondo».
UN INTERVENTO iniziato a fine ottobre, con lo smaltimento di 400 tonnellate di macerie e materiale in risulta ed il recupero delle parti dei macchinari ancora riutilizzabili. Dopodiché è stata realizzata la copertura per le intemperie e la neve ed è stato demolito il solaio per ricostruire dalla platea in cemento armato su fino al bellissimo soffitto in legno. Quindici ore al giorno di lavoro no stop fino a ieri, anche se la piena operatività dell’azienda tornerà a fine anno. «Questa è la dimostrazione che l’uomo, se vuole, può fare grandi cose – ha affermato il sindaco Luisella Tamagnini e dopo i momenti di grande angoscia queste sono risposte che riempiono il cuore di speranza e fiducia». Sulla necessità della riscoperta del rapporto dell’uomo con la natura e la gratitudine per l’operosità ed il lavoro umano, l’omelia dell’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro che ha celebrato la messa.
Di Eleonora Conforti